ORECCHINI TRIBALI ANTICHI VEDHLA DEL GUJARAT

Orecchini tribali in argento del Gujarat, realizzati con tecniche tradizionali di oreficeria.

I Vedhla sono orecchini tradizionali in argento o oro, composti da un cerchio superiore, un'asta centrale e un pendente cubico o rettangolare, tipici della cultura Rabari e di altre comunità del Gujarat.

Tra le donne Vaghadia Rabari del Kutch è comune indossare più Vedhla per lobo, fino a sei nel destro e cinque nel sinistro, causando l'allungamento visibile dei lobi sotto il peso dei gioielli.

L'uso dei Vedhla non è solo decorativo, ma rappresenta un segno di appartenenza comunitaria e di resistenza, in quanto i lobi devono sopportare il peso simbolico e fisico degli orecchini.

In alcune aree del Gujarat, i Vedhla vengono indossati anche nella cartilagine superiore dell'orecchio,

Il gesto di indossare i Vedhla è legato a riti di passaggio e cerimonie, e costituisce un atto che tramanda la memoria e l'identità nomade della comunità Rabari.

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Orecchini tribali in argento del Gujarat, realizzati utilizzando tecniche tradizionali di lavorazione dell'argento.

Orecchini Vedhla

I Vedhla sono orecchini tradizionali in argento o oro, composti da un cerchio superiore circolare, un'asta centrale e un pendente cubico o rettangolare. Sono tipici della cultura Rabari e di altre comunità del Gujarat.

Tra le donne Vaghadia Rabari del Kutch, è consuetudine indossare più Vedhla su ciascun lobo dell'orecchio, fino a sei sul lato destro e cinque su quello sinistro, il che determina un allungamento visibile dei lobi sotto il peso dei gioielli.

L'uso del Vedhla non è meramente decorativo; simboleggia l'appartenenza alla comunità e la resistenza, poiché i lobi delle orecchie devono sopportare sia il peso fisico che quello simbolico degli orecchini.

In alcune zone del Gujarat, i Vedhla vengono indossati anche nella cartilagine superiore dell'orecchio.

L'atto di indossare il Vedhla è profondamente legato ai riti di passaggio e alle cerimonie, e rappresenta un gesto che trasmette la memoria e l'identità nomade della comunità Rabari.